Dal 1° gennaio 2025 è avvenuto un riordino significativo del sistema dei bonus edilizi. Questa riforma, inclusa nella Legge di Bilancio 2025 (art. 1, co. 54 – 56, Legge n. 207/24) mira a ridurre progressivamente le aliquote delle detrazioni fiscali per molti interventi edilizi, privilegiando le abitazioni principali e allineando i benefici ai nuovi obiettivi di efficientamento energetico stabiliti a livello europeo.
Anche le spese sostenute per interventi edilizi dal 1° gennaio 2025 si applicano le novità di cui al co. 10, art. 1 della Legge n. 207/24 che riguardano soggetti con redditi superiori a € 75.000. In pratica, quando viene superata questa soglia reddituale, vengono applicati due limiti:
- Il nuovo limite massimo di spesa introdotto dal nuovo art. 16-ter del TUIR e che riguarda la quasi totalità degli oneri detraibili.
- Quello stabilito da ciascuna norma agevolativa (come un determinato importo massimo di spese o di detrazione).
Per il solo anno 2025, il bonus ristrutturazione (di cui all’art. 16-bis del TUIR) rimarrà al 50% per le spese sostenute sulle abitazioni principali con un massimale di 96.000 euro. Tuttavia, a partire dal 2026, l’aliquota scenderà al 36% per il biennio 2026-2027.
Per gli immobili diversi dalla prima casa, la detrazione sarà ridotta al 36% nel 2025 e al 30% nel 2026 e 2027.
Per quanto riguarda l’Ecobonus, dal 2025, le aliquote della detrazione IRPEF/IRES scende al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili.
Il Bonus mobili (art. 16 comma 2 del D.L. n. 63/13), che consente la detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in seguito a ristrutturazioni, è stato prorogato anche per il 2025 con un limite di spesa di 5.000 euro.
Come previsto dalla direttiva comunitaria case green non sarà più possibile agevolare l’acquisto delle caldaie a condensazione, che consentivano di ottenere una detrazione del 50%, che aumentava 65% nel caso di installazione contestuale di sistemi di regolazione automatica della temperatura, come le valvole termostatiche.
Nel 2025 si potrà beneficiare del bonus elettrodomestici. Per il 2025 è previsto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.
Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
I soggetti che hanno effettuato interventi edilizi, sia legati al Superbonus, che per attività di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria o riqualificazione energetica, sono tenuti a comunicare al catasto le variazioni effettuate per permettere la revisione della rendita catastale dell’immobile. Naturalmente, l’incremento della rendita catastale comporta, inevitabilmente, un aumento degli oneri fiscali gravanti sull’immobile.
L’Agenzia delle Entrate effettuerà i controlli sull’aggiornamento dei dati catastali. Ad esempio, chi ha installato un impianto fotovoltaico o realizzato un cappotto termico deve aggiornare la rendita catastale del proprio immobile, includendo i cambiamenti legati alle caratteristiche strutturali e impiantistiche.